Il futuro per i mezzi di trasporto e le grandi infrastrutture è già scritto: da qui a pochi anni le auto si guideranno da sole con sistemi di Intelligenza Artificiale e ponti, ferrovie e autostrade saranno gestiti da piattaforme digitali in grado di coordinare i mezzi e mettere le informazioni al servizio dei passeggeri in tempo reale. Con un obiettivo importante: aumentare i livelli di sicurezza e ridurre al massimo i tempi di percorrenza.
Lo snodo centrale di questo passaggio è stato illustrato nel luglio del 2016 dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano, Graziano Delrio, in occasione della presentazione degli obiettivi di governo sul trasporto del futuro. «Stiamo passando – ha spiegato Delrio – da infrastrutture materiali a opere che si mettono in dialogo con gli utenti, grazie a strumenti da introdurre nei lavori di manutenzione o di realizzazione».
Questo modello di intelligenza adeguato al settore del trasporto permetterà di fornire informazioni in tempo reale su traffico, nodi logistici e sulle movimentazioni di uomini e merci, ma anche di snellire la burocrazia, minimizzare i tempi di viaggio e di stoccaggio, coordinare i flussi e i movimenti, tracciare i percorsi.
Dalle “smart highways”…
Un esempio della rivoluzione infrastrutturale è quello dell’autogenerazione energetica. Strade, ponti e viadotti saranno presto dotati di sensori in grado di autogenerare energia ed eliminare i tradizionali sistemi di illuminazione elettrica. È il caso delle “smart highways”. A Oss, in Olanda, l’autostrada N329 è dotata di linee luminescenti ai bordi della carreggiata, progettate dallo studio dell’olandese Daan Roosegaarde. In sostanza si tratta di una patina capace di assorbire la luce del sole di giorno per illuminarsi di verde durante la notte e fornire informazioni visive, in base ai colori delle linee a terra, sulle temperature esterne. Anche negli Usa le “smart highways” sono realtà. Il Dipartimento dell’Energia statunitense ha lanciato il progetto SunShot Initiative, nell’ambito del quale è previsto un investimento iniziale di 5 milioni di dollari a progetto per realizzare strade con pannelli fotovoltaici in grado di generare energia. L’ultimo progetto approvato all’interno dell’iniziativa è il “Brighter Days”, che prevede la realizzazione di corsie stradali a energia solare nei quartieri popolari di Miami, in Florida.
…Alle “underground highways”
Le autostrade sotterranee sono ancora un’ipotesi visionaria che avrà bisogno di diversi anni per vedere la luce. Tuttavia, sono diversi i progetti avviati in questa direzione, nati dall’idea di sfruttare il sottosuolo per aumentare la velocità dei trasporti e ridurre la congestione.
L’ultima proposta viene dall’eclettico imprenditore Elon Musk, patron di Tesla Motors, che ha lanciato un progetto avveniristico che prevede di far viaggiare le automobili sottoterra, su vagoni trasportatori in grado di sfrecciare su monorotaie a 200 km/h e, una volta a destinazione, riportare in superficie l’auto e i passeggeri. Secondo le previsioni, il primo tunnel sarà costruito a Los Angeles e partirà dal terminal dell’aeroporto. Il progetto è ancora sulla carta ma Musk ha assicurato che sarà presto realtà. «I lavori di scavo inizieranno fra qualche mese o giù di lì», ha twittato a gennaio 2017.
I treni del futuro
La grande rivoluzione non tocca solo l’infrastruttura fisica (strade, ferrovie), ma anche i mezzi (treni, automobili). A fare da apripista su quello che succederà domani è ancora una volta Tesla Motors, l’azienda californiana specializzata nella produzione di veicoli elettrici ad alte prestazioni. La società ha già presentato Hyperloop, una sorta di siluro alimentato a energia fotovoltaica che viaggerà con il principio della levitazione magnetica a oltre 1.200 km/h. Secondo i progetti dell’azienda, che prevede di collegare in questo modo anche Los Angeles a San Francisco, il primo debutto del treno superveloce potrebbe avvenire entro il 2020 a Dubai, per collegare l’emirato con Abu Dhabi in soli 12 minuti. La fase di sperimentazione, quella dell’Hyperloop One, per il momento viene portata avanti nel deserto del Nevada, vicino Las Vegas, dove è stata riprodotta la linea su cui viaggerà il supertreno.
Con tutta probabilità i treni del futuro non si fermeranno fuori dai centri urbani, ma collegheranno anche i quartieri cittadini. SkyTran, un treno che viaggia su monorotaia sospesa a sei metri di altezza, alimentato sia a elettricità che a energia solare, prevede proprio di muoversi all’interno degli agglomerati urbani. Progettato dalla omonima società americana skyTran, attualmente l’opera è in fase sperimentale a Tel Aviv e se ne sta studiando l’applicazione in Francia, Germania, India, Slovenia, Usa.
Le auto del futuro
Guardando invece all’automobile, il suo futuro è tutto riposto nell’Intelligenza Artificiale. Ancora una volta Tesla ha presentato da tempo il software che permetterà alle vetture di autopilotarsi e riconoscere strade e itinerari. Una strada seguita anche dalla Toyota, che ha presentato di recente Concept-i, una smart car dotata di Intelligenza Artificiale, capace di dare il buongiorno, comunicare con il passeggero, guidarsi da sola e conoscere tutti gli itinerari. Anche Daimler AG, Audi, General Motors Corporation e BMW stanno progettando auto in grado di muoversi in maniera completamente autonoma.
In Italia, dal 31 marzo 2018, tutte le auto di nuova immatricolazione avranno l’obbligo di avere a bordo la eCall, un sistema automatico di chiamata di soccorso in caso di emergenza che sarà supportato da piattaforme integrate a livello nazionale. Il passaggio successivo prevede invece l’affiancamento al chip di eCall di un sensore che, dalle evidenze raccolte in automobile, elaborerà informazioni su traffico, sicurezza e manutenzione delle infrastrutture.
Sono i primi passi di una rivoluzione del trasporto, che coinvolgerà non solo i mezzi ma anche le infrastrutture necessarie per metterli in movimento.