Attraverso i Carpazi: la nuova autostrada della TENT-T che fa correre la Romania

Una nuova autostrada, inclusa nella rete infrastrutturale TEN-T supererà per la prima volta il sistema montuoso che taglia in due la Romania. Per la costruzione è previsto anche l’impiego di TBM (Tunnel Boring Machine).

I Carpazi, uno dei sistemi montuosi più spettacolari d’Europa, custodiscono foreste vergini e una fauna straordinariamente ricca. Resi celebri dalla leggenda del Conte Dracula, rappresentano una barriera naturale imponente che divide la Romania in due.

Attraversarli è un’impresa, soprattutto lungo alcuni tratti della direttrice stradale DN7, come quello tra Sibiu e Piteşti (due città situate ai lati opposti della catena), dove il viaggio si fa particolarmente difficile e tortuoso. La vecchia DN7 ha infatti una sola corsia per senso di marcia e, quando è intasata dai camion, come accade spesso, percorrerla diventa non solo faticoso ma anche pericoloso.

Carpazi: da un capo all’altro della Romania con una nuova autostrada della TEN-T

Grazie ai finanziamenti dell’Unione Europea, il governo romeno – attraverso la National Road Infrastructure Management Company (CNAIR) – sta lavorando per migliorare i collegamenti tra Sibiu e Piteşti con la costruzione di una nuova autostrada.

Il tratto, lungo 123 chilometri e con due corsie per senso di marcia, rappresenterà l’ultima sezione da completare della nuova A1, ovvero un’arteria che attraverserà l’intero Paese da Nădlac al confine con l’Ungheria fino al porto di Costanza sul Mar Nero, diventando parte integrante del Corridoio Reno-Danubio della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T).

La tratta Sibiu-Piteşti è suddivisa in cinque lotti, due dei quali (il Lotto 3 e il Lotto 5) sono realizzati da Webuild, il gruppo italiano di ingegneria civile presente in Romania da molti anni. Tanto il Lotto 3 quanto il Lotto 5 sono tra i più importanti perché prevedono la costruzione della prima autostrada che supererà i Carpazi, assegnando anche un altro primato, quello della prima volta nella storia della Romania che verrà utilizzata una fresa meccanica TBM per scavare un tunnel autostradale.

Riducendo i costi di viaggio e accorciando i tempi di percorrenza tra Sibiu e Piteşti di circa un’ora e mezza, questo tratto di autostrada europea A1 è destinato a stimolare la crescita economica e migliorare la qualità della vita degli abitanti delle due città.

Una grande opera in anticipo sui tempi

A dicembre 2024, Webuild ha consegnato con otto mesi di anticipo i primi 15,7 chilometri del Lotto 5, tra gli svincoli di Bascov e Băiculești. Il Gruppo punta a completare il resto del lotto entro l’estate per una lunghezza complessiva di 30,35 chilometri, collegando Curtea de Argeș a Piteşti e attraversando i comuni di Băiculești, Merișani, Budeasa e Bascov. Sono previsti inoltre altri due chilometri per lo svincolo di Curtea de Argeș e 1,5 chilometri nel centro abitato di Băiculești.

La costruzione del lotto ha previsto inoltre la realizzazione di 21 opere tra ponti e viadotti, per una lunghezza totale di 11 chilometri, mentre nei momenti di picco il cantiere arriverà a impiegare circa 1.200 lavoratori.

Viaggiare attraverso i Carpazi con le autostrade europee e un progetto sostenibile

La parte più complessa dell’autostrada Sibiu-Piteşti è invece rappresentata dal Lotto 3, che prevede l’attraversamento dei Carpazi tra Văleni e Racovița per una lunghezza di 37,5 chilometri. L’opera servirà a decongestionare il traffico lungo la tratta tra Cornetu e Tigveni, offrendo un’alternativa più sicura e adeguata rispetto alle strade nazionali.

Il progetto prevede la costruzione di 48 ponti e viadotti per oltre 13 chilometri complessivi, lavori di consolidamento e la realizzazione di due svincoli stradali a Văleni e Cornetu. Inoltre, sarà realizzato il tunnel gemello Poiana, lungo 1,7 chilometri, dove sarà utilizzata la TBM (Tunnel Boring Machine) per scavare il tunnel stradale più lungo del Paese. La talpa meccanica sarà di tipo Earth Pressure Balance (EPB), con una testa fresante di 12,49 metri di diametro, un peso di 2.900 tonnellate e una lunghezza di 88 metri.

Oltre ai tanti ponti previsti destinati ai veicoli, il progetto prevede anche la realizzazione di un ponte riservato alla fauna locale che vorrà attraversare il fiume Olt. I Carpazi ospitano le più grandi popolazioni europee di orsi bruni, lupi, camosci e linci, con la massima concentrazione proprio in Romania.

Il ponte rappresenta quindi un elemento chiave di sostenibilità ambientale del progetto, permettendo agli animali di muoversi in sicurezza da un lato all’altro della montagna. Con oltre 300 metri di lunghezza e almeno 100 metri di larghezza, sarà il ponte di questo tipo più grande mai realizzato in Romania.

Una presenza storica in Romania: il ponte di Brăila e l’impegno per una mobilità sostenibile

Nel corso degli anni Webuild ha portato a compimento circa 50 progetti in Romania, dedicati principalmente alla mobilità sostenibile. L’ultimo completato è stato il ponte di Brăila sul Danubio che, con i suoi 1.975 metri di lunghezza e un impalcato principale di 1.120 metri, è il secondo ponte sospeso più lungo dell’Europa continentale.

Oltre a Brăila, tra le opere più significative figura anche il progetto Basarab a Bucarest, una rete di viadotti e ponti lunghi complessivamente 1,5 chilometri, progettata per consentire il passaggio di veicoli e tram sopra un fiume che attraversa la capitale.

Attualmente, Webuild è impegnata nella modernizzazione di 48 chilometri della linea ferroviaria Caransebeș-Timișoara-Arad nella Romania occidentale, un progetto che prevede la costruzione di un ponte ferroviario in acciaio lungo 630 metri, quattro ponti in acciaio e cemento armato fino a 21 metri di lunghezza, quattro cavalcavia e la riqualificazione di sei stazioni. Anche questa linea ferroviaria sarà parte del Corridoio Reno-Danubio della rete TEN-T.