Linee della metropolitana di Milano: un viaggio tra le 5 grandi infrastrutture

Storia della capillare rete di trasporto che ogni anno serve oltre 400 milioni di passeggeri

Le linee della metropolitana di Milano sono il risultato di una visione urbana che affonda le radici in epoche lontane. Un esempio sorprendente, infatti, arriva da Leonardo da Vinci, che verso la fine del 1400 si dedicò allo studio di un piano di sviluppo e riqualificazione urbana per la città meneghina, all’epoca afflitta dalla peste che ne dimezzò la popolazione. Il genio italiano elaborò un progetto che prevedeva di spostare abitazioni, negozi e vie pedonali su sopraelevate, lasciando a terra lo spazio per le vie commerciali destinate al passaggio di carrozze e al trasporto merci. Secondo alcune fonti accademiche, quell’idea di Leonardo già richiamava il senso delle linee metropolitane, ovvero vie strategiche di scorrimento ma libere dagli impedimenti cittadini.

A Milano, per pensare alla costruzione di una linea metropolitana ci sarebbero voluti altri seicento anni. Il primo progetto risale infatti agli inizi del Novecento e porta la firma dell’ingegnere Sarre Borioli. L’idea era di costruire una cinta muraria di 57 chilometri lungo la quale avrebbe corso la linea ferroviaria, accompagnata dalla costruzione di una rete metropolitana sotterranea costituita da 8 linee disposte a raggiera. Il progetto di Sarre Borioli fu messo da parte dal fascismo e dimenticato, ma non la possibilità di dotare la città lombarda della sua prima rete metropolitana.

Il sogno della metropolitana milanese, nasce la M1

Il sogno di costruire una rete metropolitana per velocizzare i trasporti di Milano non si ferma neanche durante la Seconda Guerra Mondiale. Il secondo tentativo di creare un progetto in tal senso, risale proprio a quegli anni e in particolare al 1942, quando venne predisposto il piano di costruzione di una prima linea che avrebbe collegato il comune di Sesto San Giovanni, a nord del capoluogo lombardo, con Trivulzio, a sud-ovest. Da quel momento si sarebbero sviluppati i progetti anche per una seconda e terza linea, dando così vita alla prima rete della metropolitana di Milano.

L’anno chiave nella storia di questa infrastruttura è il 1964, quando viene inaugurata la prima linea metropolitana cittadina, con 38 stazioni e lunga 26,7 chilometri. La M1, che oggi viaggia dalla stazione di Sesto 1° Maggio FS fino a quella di Rho Fieramilano/Bisceglie, è stata oggetto negli anni di numerosi interventi che ne hanno esteso la lunghezza, l’ultimo dei quali completato nel 2005 che oggi permette il trasporto medio giornaliero di oltre 400mila passeggeri e rappresenta un’arteria strategica per la mobilità cittadina.

Dopo la M1, nascono 4 nuove linee della metropolitana di Milano

Il 27 settembre del 1969, pochi anni dopo l’inaugurazione della M1, entra in servizio la prima tratta della M2, ampliata poi negli anni fino al 2011 quando ha raggiunto la lunghezza di 39,9 chilometri collegando Cologno Nord con Assago Forum.

La M3 invece è stata realizzata in vista dei Mondiali di Calcio Italia ’90. Anche questa linea è stata sottoposta negli anni a una serie di interventi di ampliamento, e oggi è in grado di trasportare una media giornaliera di 281 mila passeggeri. Nel 2015, inoltre, sono stati completati i lavori della M5, progettata per raggiungere lo stadio di San Siro partendo dalla stazione Bignami e coprendo una distanza di 12,9 chilometri. Ogni giorno 100 mila persone viaggiano su questa linea, la prima che non attraversa il centro cittadino e che corre interamente sottoterra. L’ultima arrivata è la nuova M4, la linea blu, che sarà presto inaugurata e che rappresenta l’ennesimo sviluppo infrastrutturale del capoluogo lombardo.

Webuild al servizio della metropolitana di Milano

Il Gruppo Webuild ha messo la sua firma su tutta la rete metropolitana di Milano. Alla realizzazione  delle cinque linee del capoluogo lombardo – inclusa la M4 – hanno infatti partecipato aziende che negli anni sono confluite nel Gruppo.

La linea Blu ha un impatto profondo sulla mobilità cittadina perché collega la città da est a ovest: dall’aeroporto di Linate a San Babila in soli 12 minuti, e da lì prosegue il suo cammino fino al capolinea di San Cristoforo. Nel complesso la nuova linea è lunga 15 chilometri ed è servita da 21 stazioni. Una volta pienamente operativa, sarà capace di trasportare fino a 24mila persone ogni ora per senso di marcia, con un utilizzo previsto per 86 milioni di passeggeri all’anno.

La M4, con le sue caratteristiche e il suo impatto sulla mobilità cittadina, risponde alla costante domanda di crescita di Milano, che ha fatto della metropolitana un’infrastruttura strategica ed essenziale per la vita dei suoi cittadini. Oggi, infatti, quella di Milano è la settima rete metropolitana dell’Unione europea per estensione, è lunga oltre 100 chilometri e trasporta in media ogni anno 420 milioni di passeggeri.