Parigi, il Covid non ferma i cantieri delle metro

Dal Grand Paris Express alle metro cittadine, il futuro è della mobilità sostenibile

Nei giorni in cui la Francia si trova a fare i conti con una nuova impennata dei contagi da Covid-19, il paese lancia due messaggi di speranza, che riguardano entrambi la rinascita della sua capitale.

Il primo arriva per bocca della sindaca Anne Hidalgo, che ha presentato un ambizioso progetto di riqualificazione degli Champs-Élysées tutto improntato sulla sostenibilità. Con un investimento di 250 milioni di euro uno dei viali cittadini più belli e conosciuti al mondo sarà trasformato in un gigantesco giardino, un’oasi di verde nel centro della capitale francese, pronta – almeno secondo le parole della sindaca – per diventare un simbolo delle Olimpiadi estive del 2024 che si terranno proprio a Parigi.

Il tema della sostenibilità, fortemente sentito nella grande metropoli, si gioca però anche su un altro settore strategico per la vita cittadina, quello dei trasporti. Nonostante l’inevitabile impatto del Covid-19, e il rallentamento naturale di alcuni progetti, le grandi opere attraverso le quali Parigi sta riscrivendo il suo sistema di mobilità, non si sono mai fermate. A partire dalla più significativa: il Grand Paris Express.

Grand Paris Express: cantieri aperti contro il Covid-19

Non ci è riuscito neanche il Covid-19, nonostante l’impatto che la pandemia ha avuto sulla Francia, costringendo il paese a più di un lockdown. I cantieri del Grand Paris Express sono ancora aperti e proprio in questi mesi hanno attivato protocolli e misure di sicurezza per far convivere l’esigenza della prosecuzione del lavoro con la sicurezza dei tecnici e degli operai impegnati nella costruzione dell’opera.

Questa nuova rete metropolitana, considerata uno dei progetti più ambiziosi al mondo in tema di mobilità sostenibile, è stata lanciata nel 2013 con la previsione di concludere i lavori nel 2030. Il progetto prevede il prolungamento di linee già esistenti come la 14 e la costruzione di quattro nuove linee, la 15, la 16, la 17 e la 18.

La 15 corre come un grande cerchio intorno alla periferia cittadina, l’enorme agglomerato urbano che compone la Grand Paris, mentre la 16, la 17 e la 18 collegheranno altre periferie e comuni esterni alla città di Parigi. Per dare un’idea di come i lavori abbiano mantenuto il loro ritmo anche nell’anno del Covid, le opere sono iniziate sulla linea 15 e già entro la fine del 2021 i tunnel dovrebbero essere conclusi. Sempre nell’anno in corso, dovrebbero poi iniziare anche i lavori di costruzione delle altre tre linee.

Come accaduto in Italia, dove è stata portata a termine la costruzione del nuovo Ponte San Giorgio di Genova e dove oggi sono aperti i grandi cantieri dell’alta velocità ferroviaria, il Gruppo Webuild è impegnato anche su due linee del Grand Paris Express, l’estensione della 14 e la costruzione della 16, sulle quali i lavori proseguono nonostante la pandemia.

Parliamo di opere complesse e strategiche che entrano a far parte di una nuova rete di collegamento che sarà lunga 200 chilometri, con 68 stazioni e un investimento complessivo che si aggira intorno ai 35 miliardi di euro.

Tutto questo per servire una delle aree metropolitane più grandi e popolose d’Europa e sostenere la corsa di Parigi per diventare entro il 2050 una capitale carbon neutral.

La metro di Parigi continua a correre

Quello della Grand Paris Express non è l’unico esempio di un’opera che non è stata fermata dalla diffusione del Covid-19. Nel corso del 2020, infatti, anche il tracciato già esistente e operativo della linea 14 è stato sottoposto a una profonda opera di manutenzione, mentre sono proseguiti i lavori per l’estensione della linea 11.

Secondo i progetti dell’amministrazione cittadina, nel corso del 2021 anche la linea 4 della metro, nell’area Sud della città, sarà prolungata di un paio di chilometri con la costruzione di due nuove stazioni. Attualmente la linea si ferma a Montrouge, una banlieu a Sud della città, mentre con il prolungamento in atto dovrebbe arrivare a raggiungere il comune di Bagneux, ancora più a Sud.

Come è normale che sia, i lavori su queste linee hanno comunque subito alcuni ritardi dovuti alla pandemia, soprattutto nei periodi di maggiore diffusione del contagio, ma i lavori nei cantieri non si sono mai fermati del tutto, e l’amministrazione è fiduciosa sulla possibilità di consegnare alla città l’opera finita almeno nel 2023, un anno dopo rispetto a quanto previsto inizialmente.

Oltre alla linea 4, che taglia la città da Nord a Sud, anche la linea 12 è oggetto di nuovi interventi di estensione nell’area Sud che prevedono anche la costruzione di due stazioni. Anche in questo caso, la pandemia ha causato alcuni ritardi nel cronoprogramma dei lavori e le stazioni, secondo le ultime previsioni, saranno aperte non prima della primavera del 2022.

La mobilità al primo posto

Il tema della mobilità e l’ambizione di offrire a cittadini e turisti una città vivibile, efficiente e sostenibile, rimangono al primo posto tra le politiche attive dell’amministrazione Hidalgo. Oltre al Grand Paris Express, un progetto sostenuto dallo stato, e alle altre linee metropolitane in costruzione, Parigi sta puntando tantissimo sull’efficienza e sulla capillarità dei trasporti. Lo fa intensificando la sua rete di tram attraverso un nuovo progetto che punta a espandere il network cittadino inaugurando nuove linee che colleghino il centro di Parigi con Orly. Anche questa rete di trasporto di superficie, dopo alcuni ritardi dovuto ancora una volta al Covid, dovrebbe diventare operativa già nell’aprile dell’anno in corso.

Un altro segnale che si aggiunge alla notizia, rilanciata nei giorni scorsi dal quotidiano “Le Parisien”, secondo il quale l’amministrazione sarebbe pronta a rimborsare automaticamente i viaggiatori vittime degli eventuali ritardi della rete di trasporto.

Puntualità, efficienza e sostenibilità sono quindi i principi su cui la capitale francese sta rifondando la sua rete di trasporto, con l’obiettivo di compiere un passo in avanti nell’eterna competizione tra la Paris Metro e la London Underground.