Union Station: 8,8 miliardi di dollari per riqualificare la storica stazione di Washington

Snodo ferroviario per 37 milioni di viaggiatori, con il nuovo piano nei prossimi 20 anni triplicherà la capacità passeggeri e raddoppierà quella dei treni.

La storica stazione ferroviaria Union Station di Washington D.C. si prepara a un completo restyling. Inaugurata il 27 ottobre 1907 e finita di costruire nell’aprile 1908 su disegno dell’architetto Daniel Burnham, progettista anche del celebre Flatiron, la stazione ha ottenuto il via libera della valutazione di impatto ambientale per una ristrutturazione stimata in 8,8 miliardi di dollari. Lo ha comunicato la Federal Railroad Administration (FRA) alla fine di marzo. Il programma per la trasformazione del secondo snodo ferroviario più trafficato degli Stati Uniti dopo la Penn Station di New York City entra così nella fase di progettazione e dell’ingegneria seguita da Amtrak, la società pubblica che gestisce il trasporto ferroviario nel Paese insieme all’agenzia non-profit Union Station Redevelopment Corp (USRC). A quest’ultima, infatti, con una legge del 1981 è stato affidato dal Congresso il compito di preservare l’integrità storico-architettonica e lo sviluppo futuro della stazione, meta di centomila visitatori al giorno e principale hub multimodale della capitale e della regione.

La stazione di Washington D.C. è un terminal chiave lungo il NorthEast Corridor (NEC), il corridoio ferroviario passeggeri più trafficato negli Stati Uniti, con collegamenti verso Filadelfia, New York e Boston. Union Station serve 37 milioni di viaggiatori l’anno ed è anche il principale terminal degli autobus interurbani di tutto il distretto.

Un progetto avveniristico senza perdere l’anima storica della stazione

Il progetto di riqualificazione della Union Station nei prossimi 20 anni triplicherà la capacità passeggeri e raddoppierà quella dei treni. Coordinato dallo studio londinese Grimshaw Architects insieme alle firme Beyer Blinder Belle Architects & Planners di New York, Arup Londra e VHB del Massachusetts, il piano di restyling della stazione prevede anche l’ampliamento dell’attuale elegante atrio principale con nuovi saloni e nuovi accessi ai binari (anche questi verranno ampliati); è poi prevista la realizzazione di  altre zone garage e parcheggi sotterranei e nuove aree per la raccolta e la consegna di merce agli spedizionieri.

L’edificio che oggi ospita la stazione è stato ristrutturato nel 1988 e ancora una volta non muterà il suo aspetto neoclassico. Il nuovo restyling s’integrerà con le aree circostanti, inclusa la proposta di costruzione del Burnham Place, un nuovo quartiere con negozi, uffici, spazi pubblici, alberghi e residenze. Secondo i piani approvati dalla Federal Railroad Administration, che sul proprio sito elenca i principali interventi del progetto, i lavori dovrebbero cominciare nel 2027 con l’obiettivo di essere completati nel 2040.

Film e concerti, il fascino culturale della Union Station

La Union Station, in stile Beaux-Arts elencata nel Registro nazionale dei luoghi storici, si affaccia sul Columbus Circle e smista il traffico di persone che lavorano nel Campidoglio, nella Corte Suprema, e in vari uffici di Senato e Congresso. È tradizione che qui il Presidente eletto tenga un discorso sotto il grande orologio nell’atrio centrale. La popolarità di questa stazione è dovuta anche al fatto che è sempre stata palcoscenico di importanti iniziative artistiche: al suo interno sono stati girati 150 film; e tra i tanti grandi eventi culturali che ha ospitato c’è stato anche il concerto organizzato da Webuild nel 2017 in occasione del 150° anniversario della nascita di Arturo Toscanini. Il concerto, primo evento nel suo genere all’interno della stazione, è stata la celebrazione del genio musicale italiano molto amato in America e anche dei 110 anni compiuti allora dal Gruppo Webuild nella costruzione di infrastrutture, con particolare riguardo ai sistemi di trasporto ferroviario in tutto il mondo.