Mercoledì 29 ottobre segna una data storica per la Sicilia: entra in funzione la prima tratta della nuova linea ferroviaria ad alta capacità dell’isola.
La Bicocca-Catenanuova, lunga 38 chilometri, è infatti la prima linea a doppio binario della regione e il primo tratto completato della direttrice Palermo-Catania-Messina, realizzata da Webuild per Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane).
A partire dal 2 novembre RFI attiverà il traffico commerciale sulla ferrovia, aprendo la strada a una nuova stagione per i trasporti siciliani, dove i treni viaggeranno fino a 160 km/h e i tempi di percorrenza tra Catania e Catenanuova scenderanno da 25 a 17 minuti.
La nuova linea rientra, inoltre, all’interno del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo TEN-T, l’asse della rete ferroviaria europea che unisce Helsinki a La Valletta.
È un progetto che integra la Sicilia nella rete infrastrutturale europea dell’alta capacità/alta velocità e della logistica sostenibile, portando per la prima volta sull’isola una ferrovia moderna, efficiente e interconnessa con il resto del continente.
Una linea moderna e sostenibile per la rete ferroviaria italiana ed europea
L’intero tracciato della tratta Bicocca-Catenanuova si sviluppa all’aperto con 17 viadotti, 8 cavalcaferrovia e due gallerie artificiali che disegnano una nuova infrastruttura integrata nel paesaggio della Piana di Catania.
La progettazione ha previsto l’eliminazione di tutti i passaggi a livello per garantire una viabilità più fluida e sicura. Sono state inoltre adeguate le stazioni di Catania Bicocca, Motta Santa Anastasia, Sferro e Catenanuova per l’innesto del doppio binario.
La sostenibilità ambientale ha guidato le attività di cantiere in ogni fase del progetto: 700.000 m³ di materiale da scavo sono stati riutilizzati, evitando conferimenti in discarica e con la messa in funzione di questa tratta verranno ridotte le emissioni di CO₂ di oltre 12.000 tonnellate l’anno.
Un’attenzione particolare è stata poi posta sul tema della scarsità di acqua, che colpisce questo come molti altri territori della Sicilia. Durante la costruzione dell’opera, Webuild e RFI hanno trasformato una criticità in un’opportunità, finanziando un progetto parallelo che ha previsto la sostituzione di 25 chilometri di condotte idriche interrate, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica della Regione Siciliana.
Le nuove tubazioni, in ghisa sferoidale e polietilene ad alta densità, garantiscono massima resistenza e zero dispersione idrica, contribuendo a combattere la siccità che affligge anche la Piana di Catania.
L’innovazione che nasce nei cantieri della linea ferroviaria siciliana
Oltre alla sostenibilità ambientale e all’attenzione per il territorio, il cantiere Bicocca-Catenanuova è stato anche un laboratorio di innovazione e di sviluppo della filiera.
Oltre 500 imprese fornitrici sono state coinvolte nella costruzione dell’opera, dando un rilevante contributo alla crescita dell’economia, siciliana e non solo.
Con il Centro Studi di Economia Applicata all’Ingegneria (CSEI) dell’Università di Catania, Webuild ha invece sperimentato il monitoraggio satellitare delle coltivazioni vicine ai cantieri, per tutelare gli agrumeti della Piana di Catania. Questo è un esempio concreto di cantiere sostenibile e innovativo che nasce dalla cooperazione tra il mondo accademico e l’industria.
Non solo Bicocca-Catenanuova: le infrastrutture che fanno correre la Sicilia sull’alta capacità
La Bicocca-Catenanuova è il primo dei progetti siciliani portati a termine dal Gruppo che nell’isola ha stimato la creazione di 7.000 posti di lavoro:
Webuild continua ad essere attiva in Sicilia con 7 progetti infrastrutturali, di cui 6 ferroviari lungo la direttrice Palermo-Catania-Messina e 1 autostradale (la Ragusana).
La nuova linea ferroviaria Palermo-Catania-Messina rappresenta il cuore della trasformazione infrastrutturale dell’isola perché, una volta completata, la linea permetterà di viaggiare da Palermo a Catania in due ore e da Messina a Catania in 45 minuti, favorendo il trasporto merci su rotaia e riducendo le emissioni.
È la Sicilia che cambia passo, diventando parte della “metropolitana d’Europa” e avvicinandosi finalmente al continente, in nome della sostenibilità e della crescita.