Ponte sullo Stretto di Messina: via libera al ponte sospeso più lungo del mondo

Tutti i segreti e i record del ponte sospeso più lungo del mondo, che non solo collegherà Calabria e Sicilia, ma sarà un’infrastruttura strategica per la TEN-T e per la crescita economica italiana ed europea.

Dal mito di Scilla e Cariddi al primato ingegneristico, c’è un salto fisico e un salto temporale. Il salto temporale è quello della storia: una storia lunga migliaia di anni, che dal 1969 (anno del primo concorso di idee sul Ponte sullo Stretto) a oggi ha subito un’accelerazione, puntando al sogno di unire la Sicilia al continente.

Il salto fisico è invece quello sul mare: la lunghezza dello Stretto di Messina è di poco più di 3 chilometri, e rende necessarie le più moderne tecnologie e le migliori imprese ingegneristiche al mondo.

Tutte al servizio dell’opera dei record, un’infrastruttura di trasporto che non metterà solo in collegamento Calabria e Sicilia, ma contribuirà a completare il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, una di quelle reti infrastrutturali TEN-T tracciate dall’Unione Europea per accelerare gli scambi di persone e di merci all’interno del mercato unico.

Di quel Corridoio proprio la Sicilia rappresenta l’estremo Sud, l’ultimo avamposto prima dell’Africa di un viaggio che inizia dalla Svezia e dalla Norvegia e attraversa l’Europa intera.

Il balzo del Ponte sullo Stretto di Messina è quindi un balzo ben più ampio, lo stesso compiuto da tutte le grandi infrastrutture che hanno cambiato l’Europa, dal traforo del Monte Bianco ai tunnel nella Manica, e che oggi promette di cambiare profondamente il Sud dell’Italia e le sue prospettive.

Ponte sullo Stretto di Messina: il ponte sospeso più lungo del mondo

Il via libera alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina è la luce verde di un progetto infrastrutturale ambizioso e innovativo. Un progetto mirato alla costruzione di un’opera da record, capace di conquistare primati mondiali e scrivere una pagina di storia delle costruzioni.

Con una campata sospesa di 3.300 metri, il Ponte sullo Stretto sarà il ponte sospeso più lungo del mondo. Il suo impalcato misurerà complessivamente 3.666 metri, avrà due carreggiate stradali con tre corsie ciascuna (due di marcia e una di emergenza) e una sede ferroviaria a doppio binario, con una capacità massima di 200 treni al giorno e di 6.000 veicoli all’ora.

Oltre alla lunghezza record dell’impalcato, agli estremi del ponte sorgeranno le due torri alte 399 metri, più alte dell’Empire State Building di New York. Le torri sorreggeranno il sistema di sospensione formato da due coppie di cavi del diametro di 1,26 metri ciascuno, composti da 940.000 chilometri complessivi di fili d’acciaio.

L’impalcato sarà alto 72 metri sul livello del mare (70 metri in condizioni di pieno carico delle corsie stradali e con due treni passeggeri che viaggiano in contemporanea), un parametro in linea o superiore a quelli dei ponti già esistenti sulle grandi vie internazionali di navigazione.

Un’infrastruttura di trasporto da primato per capacità e tecnologia

Proprio le innovazioni ingegneristiche studiate in fase di progetto permettono al Ponte sullo Stretto di Messina di assicurare i massimi livelli di sicurezza e funzionalità.

Per il suo impalcato da record è stato brevettato un nuovo modello, chiamato Messina Type Deck, che garantisce una particolare stabilità aerodinamica e permette alla struttura di sopportare venti fino a 270 km/h.

Il Messina Type Deck è considerato uno standard così innovativo da essere stato già replicato in altre grandi opere, come il Çanakkale Bridge, oggi il ponte sospeso più lungo del mondo costruito sullo Stretto dei Dardanelli in Turchia.

Oltre ai forti venti, l’infrastruttura è progettata anche per resistere ai terremoti più estremi. Gli studi sismici condotti garantiscono infatti l’integrità strutturale del ponte anche in caso di sismi fino a una magnitudo 7,1 della scala Richter, tra i più alti mai registrati.

Trasformare in realtà le eccellenze e le innovazioni dell’opera è compito di Eurolink, la società consortile incaricata della sua costruzione guidata da Webuild, insieme a Gruppo Sacyr (Spagna), già partner del Gruppo per il progetto di ampliamento del Canale di Panama, e a IHI (Giappone), che ha realizzato ponti come l’Akashi in Giappone e l’Osman Ghazi in Turchia.

Il team di progettisti include alcune tra le società più specializzate al mondo nel campo dei ponti sospesi, tra cui COWI (Danimarca), società di ingegneria con oltre 90 anni di esperienza, autore di progetti come il Çanakkale Bridge in Turchia e il Great Belt Bridge in Danimarca.

Benessere, lavoro e ruolo strategico nella TEN-T: la crescita economica assicurata dal Ponte sullo Stretto

Dalla posa della prima pietra al passaggio del primo treno lungo l’impalcato, il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina sarà un acceleratore di ricchezza e di sviluppo per l’Italia.

Secondo uno studio di Unioncamere Sicilia e Uniontrasporti, condotto con il supporto di Openeconomics, l’impatto dell’opera sul PIL italiano supererà i 23 miliardi di euro, con oltre 10 miliardi di entrate fiscali.

Per la sola fase costruttiva si prevede inoltre la creazione di oltre 100.000 posti di lavoro tra diretti e indiretti, con una ricaduta economica che coinvolgerà l’intera filiera dei fornitori, dall’acciaio all’ingegneria avanzata, attivando imprese in più regioni italiane.

Il suo orizzonte non è solo quello della Sicilia e della Calabria, ma dell’Europa intera e di quel corridoio Scandinavo-Mediterraneo dove, secondo un’analisi di RFI (Rete Ferroviaria Italiana del Gruppo Ferrovie dello Stato), transitano ogni anno circa 70 milioni di tonnellate di merci, destinate ad aumentare del 25% nei prossimi dieci anni.

Di questo vasto corridoio il Ponte sullo Stretto di Messina diventerà l’ultimo miglio, anello di collegamento di terre lontane e insieme acceleratore di sviluppo economico per una vasta area geografica che ha da sempre fatto da ponte tra storie e culture differenti.