Dal Tamigi al Riachuelo, 4 fiumi nel mondo dove l’acqua è tornata pulita

Londra, Washington, Seul e Buenos Aires raccontano storie diverse, ma unite da un filo comune: investire nel recupero sostenibile dei corsi d’acqua e nel trattamento delle acque reflue migliora l’ambiente, la salute pubblica e la qualità della vita.

Un tempo fiumi “maledetti”, oggi il Tamigi, l’Anacostia, il Cheonggyecheon e il Riachuelo sono modelli di rinascita. Ognuno ha la sua storia ma tutti parlano di resilienza, tecnologia e lungimiranza. Dietro ogni successo c’è la volontà di investire in infrastrutture che non si limitano a risolvere problemi, ma migliorano la vita delle persone e il volto delle città, rendendole sostenibili.

E in un mondo sempre più urbanizzato, queste opere diventano modelli da esportare.

1.    Tamigi: dal nulla alla biodiversità nel fiume di Londra

Negli anni ’50, le acque del Tamigi erano considerate “morte”. Non si trovava più traccia di vita animale e il fiume stesso era diventato il simbolo del declino ambientale post-industriale britannico.

Oggi, però, il fiume a Londra è tutta un’altra storia: oltre 125 specie di pesci, lontre, uccelli acquatici e persino colonie di foche popolano le sue rive. Il merito è di investimenti continui in depurazione e nella costruzione del Thames Tideway Tunnel, un’infrastruttura colossale pensata per impedire che le acque reflue finiscano nel fiume durante le piogge.

2.    Anacostia River Tunnel: la galleria che salva il fiume dalle acque reflue

Nella capitale statunitense, l’Anacostia River, affluente del fiume Potomac, era diventato sinonimo di degrado: scarichi fognari, contaminazioni industriali, acque stagnanti. Eppure, oggi è protagonista di una delle più ambiziose operazioni di rinaturalizzazione degli USA.

Il segreto? Un sistema di tunnel idraulici che intercetta e tratta oltre 100 milioni di litri di acque reflue ogni giorno.

A guidare il progetto infrastrutturale il Gruppo Webuild, che ha costruito un sistema sotterraneo complesso, invisibile agli occhi, ma essenziale per ridare vita al fiume.

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3.    Cheonggyecheon: da autostrada a torrente simbolo di sostenibilità ambientale

In pochi ci avrebbero scommesso: sotto una trafficatissima autostrada, nel cuore di Seul, c’era un ruscello sepolto da decenni.

Negli anni 2000, però, la città ha fatto una scelta radicale: demolire l’autostrada e riportare in superficie il fiume Cheonggyecheon. Il risultato è diventato un caso di studio globale: 11 chilometri di acqua, biodiversità, parchi e sentieri pedonali dove prima c’erano solo gas di scarico e clacson.

La rinascita del Cheonggyecheon ha anche migliorato la qualità dell’aria e abbassato le temperature del centro urbano. Una vittoria sostenibile per l’ambiente e per i cittadini.

4.    Riachuelo: il fiume che cambia volto grazie alle infrastrutture

È uno dei fiumi più inquinati dell’America Latina, ricettacolo di scarti industriali, acque di scarico e liquami, fino a diventare un caso giudiziario nazionale. Ma oggi, grazie a un’opera titanica, il fiume sta riscoprendo una nuova dignità.

Il progetto si chiama Sistema Riachuelo, e una parte fondamentale porta la firma italiana: Webuild, insieme alla controllata Fisia Italimpianti, hanno realizzato due dei tre lotti previsti dal progetto.

Il primo ha previsto la realizzazione dei collettori principali e di tutte le infrastrutture necessarie per intercettare le acque reflue e piovane e convogliarle in profondità. Il lotto due, invece, un impianto di pretrattamento all’avanguardia e un tunnel idraulico profondo 40 metri e lungo 12 chilometri che trasporta le acque trattate al largo del Río de la Plata.

Il Riachuelo, una volta sinonimo di degrado, oggi è simbolo di ciò che infrastrutture sostenibili e know-how internazionale possono fare per rigenerare le città del futuro.

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