Sfide, segreti e record dei grandi ponti nel mondo

Sospesi o strallati, viadotti o ferroviari, ecco le grandi opere che rivoluzionano la mobilità

Può un ponte rilanciare l’economia di un territorio? La storia ci dice di sì. Quando nel 1933 il presidente americano Theodore Roosevelt celebrò l’inizio dei lavori del Golden Gate di San Francisco nessuno avrebbe immaginato che quel ponte – il più lungo del mondo al momento della sua inaugurazione nel 1937 – sarebbe divenuto uno degli strumenti più efficaci del New Deal americano, contribuendo alla rinascita del Paese dopo la grave crisi degli anni Venti.

Un ponte, come tutte le grandi opere infrastrutturali, accelera l’economia e – proprio come il Golden Gate – si trasforma in una arteria di collegamento strategica favorendo la modernizzazione dei territori. Nel corso dei suoi oltre cento anni di storia, il Gruppo Webuild ha realizzato oltre 1.000 chilometri di ponti, dai ponti sospesi sul Bosforo al nuovo ponte di Brăila che sovrasta il Danubio in Romania. Sono eccellenze dell’ingegneria che dall’Italia agli Stati Uniti, dall’Argentina all’Australia fino alla Turchia hanno riscritto le regole dell’ingegneria ma soprattutto hanno migliorato la qualità della vita di milioni di persone.

Dalla Romania alla Turchia, i ponti sospesi nel vuoto

L’ultimo arrivato è il ponte di Brăila, inaugurato pochi giorni fa in Romania, sulle rive del Danubio, a pochi chilometri da una cittadina di 250mila abitanti che vive proprio grazie ai commerci assicurati dal grande fiume. Brăila è un fiore all’occhiello dell’ingegneria moderna a partire dai suoi numeri: è infatti il secondo ponte sospeso più lungo dell’Europa continentale, con una campata centrale che raggiunge i 1.120 metri e due torri alte 192 metri, 12 metri in più del Gherkin, il celebre grattacielo londinese disegnato da Norman Foster.

Ma Brăila non è l’unico grande ponte sospeso realizzato da Webuild. Il Gruppo ha messo la sua firma tanto sul Secondo quanto sul Terzo Ponte sul Bosforo, i due giganti che dominano Istanbul. Il Secondo ha una campata lunga 1.090 metri e una struttura possente per la cui costruzione sono stati necessari 600mila metri cubi di scavo in roccia e 140mila metri cubi di calcestruzzo, mentre il Terzo ha battuto due record mondiali al momento della sua inaugurazione: quello del ponte sospeso più largo e con le torri più alte al mondo. Le due torri raggiungono infatti i 318 metri di altezza dal livello dell’acqua, più della Torre Eiffel. La larghezza complessiva di 59 metri permette la presenza di 2 carreggiate con 4 corsie ciascuna e un corridoio ferroviario centrale a doppio binario. Completato nel 2016 con una campata centrale lunga 1.408 metri il Terzo Ponte sul Bosforo domina la baia di Istanbul e sostiene la crescita della metropoli turca.

Ancora in Turchia nel 2016 Webuild ha completato la costruzione di un altro grande ponte sospeso: l’Osman Gazi Bridge. Il ponte è lungo 3.000 metri, attraversa il Golfo di Izmit nel suo punto più stretto e domina la baia con una campata centrale di 1.550 metri, ancora più lunga dei 1.282 metri della storica campata del Golden Gate di San Francisco. Questo lo rende il settimo ponte più grande al mondo per lunghezza della campata principale. L’Osman Gazi Bridge ha permesso di ridurre i tempi di attraversamento della baia da più di 2 ore a soli 6 minuti.

Italia, i grandi viadotti del Sud Italia

Per la sua conformazione geografica fatta di ripide montagne a picco sul mare, la Calabria è una delle regioni del Mezzogiorno italiano dove , è stata stata quindi essenziale la costruzione di viadotti che fossero in grado di compiere il salto su queste montagne e permetteread esempio la realizzazione della autostrada Salerno-Reggio Calabria, che collega la regione con la Campania e da lì con il resto dell’Italia.

Il Viadotto Sfalassà è uno di questi, e che ancora oggi rimane una delle opere strategiche per il completamento della Salerno-Reggio Calabria. Questa incredibile infrastruttura sovrasta le montagne, permettendo all’autostrada di superare una valle profonda centinaia di metri. Nonostante la lunghezza complessiva di 893 metri e i 376 metri della campata centrale, il record dell’opera è quello della sua altezza da terra che raggiunge i 250 metri, quanto il grattacielo della Commerzbank di Francoforte.

Come lo Sfalassà anche il Viadotto Favazzina (siamo sempre sulla Salerno-Reggio Calabria) risponde all’esigenza di compiere un balzo su uno strapiombo. L’opera è costituita da due ponti strallati paralleli, ognuno per senso di marcia, che galleggiano sulle montagne della Calabria. La lunghezza totale del viadotto è 440 metri, mentre i piloni raggiungono l’altezza massima di 150 metri.

Ancora in Italia Webuild ha realizzato anche il Nuovo Ponte Genova San Giorgio, costruito dopo il crollo del ponte Morandi. L’opera, disegnata dall’architetto Renzo Piano, è lunga 1.067 metri e costituita da 19 campate e 18 pile in cemento armato alte circa 40 metri. Il ponte è dotato delle più innovative tecnologie del settore, con sistema di monitoraggio strutturale e robot che viaggiano da un estremo all’altro pulendo la struttura (robot wash) e altri che muovendosi lungo l’impalcato monitorano lo stato delle superfici in acciaio (robot inspection) in modo da garantire i più elevati livelli di sicurezza.

Sud America, un ponte per quattro stati

Il Rosario Victoria Motorway Bridge è un’opera unica non solo per la sua lunghezza, ma per il suo incredibile impatto sull’America del Sud. L’opera, che raggiunge i 4.098 metri (comprese le lunghe campate d’accesso), facilita il traffico commerciale di quattro paesi: Cile, Argentina, Uruguay e Brasile.

Il ponte infatti collega le città di Rosario e Victoria superando la valle del Rio Paranà e quindi un fiume sconfinato e circondato da una quantità infinita di affluenti. Lo stesso ponte è parte di un collegamento stradale lungo 59,4 chilometri, mentre – prima della sua costruzione – per coprire la distanza tra le due città era necessario compiere un percorso di 320 chilometri.

California, dal porto di Long Beach all’America

In California c’è un ponte che ha un ruolo essenziale per il viaggio delle merci in tutta America. È il ponte che collega la terraferma con il porto di Long Beach, scalo naturale delle grandi navi mercantili che solcano gli oceani. Nel porto approda circa un terzo di tutte le merci che raggiungono gli Stati Uniti via mare, un dato che spiega quanto sia importante la presenza di un’infrastruttura di collegamento moderna ed efficiente. Ecco perché il Gruppo Webuild è stato incaricato di costruire il Long Beach International Gateway, il ponte (inaugurato nel 2020) che sostituisce il vecchio Gerald Desmond Bridge permettendo di aumentare il ritmo dei trasporti.

Il nuovo ponte è lungo poco meno di 2.700 metri con una campata principale di 305 metri e antenne alte quasi 160 metri. Un’infrastruttura moderna portata a termine senza mai interrompere l’operatività della vecchia, permettendo così al porto di continuare a movimentare i suoi container.

Skytrain, il viadotto dei record in Australia

Un viadotto può rendere eccezionale una linea metropolitana. È successo in Australia, a Sydney, dove Webuild ha costruito il Viadotto Skytrain, un ponte sopraelevato lungo 4,5 chilometri che rappresenta una sezione della Sydney Metro Northwest, la nuova linea metropolitana che attraversa la città per una lunghezza complessiva di 15,5 chilometri.

L’eccezionalità di questo Viadotto, che gli è valsa nel 2018 il premio “Project of the Year” assegnato dal magazine statunitense Engineering News-Record, è quella di essere l’unico caso di ponte curvo strallato realizzato per una metropolitana. Un’altra eccellenza per un’opera che ha permesso agli abitanti di Sydney di viaggiare in modo rapido e sostenibile.