Dal Glacier Express all’Orient Express, le linee ferroviarie senza tempo

Dal Glacier Express in Svizzera all’Orient Express tra Parigi e Istanbul, ci sono linee ferroviarie dove conta il viaggio con il treno, non la destinazione: treni panoramici e turistici, che affiancano l’alta velocità nel promuovere la sostenibilità ambientale.

«La strada è la vita» scriveva Kerouac nel suo capolavoro letterario “On the road”. Una frase che racchiude l’essenza del viaggio: non solo raggiungere una meta, ma assaporare ogni chilometro del percorso.

È la stessa filosofia che anima alcune delle linee ferroviarie più affascinanti del mondo. Treni iconici non per la loro velocità, ma per la magia che regalano a chi guarda il mondo scorrere dal finestrino. Binari che attraversano vallate glaciali, deserti rossi, foreste millenarie. Treni che raccontano storie di mondi lontani, dove il tempo rallenta e la bellezza scorre come un poster animato.

La loro storia è anche la storia della ferrovia, la prima grande infrastruttura globale, capace di unire città, paesi, continenti, di avvicinare popoli e portare progresso e sviluppo dove non c’era.

Nel tempo i treni che corrono sulle linee ferroviarie di tutto il mondo hanno trasportato merci, eserciti, popoli in cerca di lavoro, ma ha anche trasportato idee, mode, stili musicali, contribuendo a costruire quello che oggi chiamiamo mondo globalizzato. In Europa, l’invenzione della ferrovia ridusse tempi di viaggio da settimane a giorni. In America, la Transcontinental Railroad completata nel 1869 collegò l’Atlantico al Pacifico, costruendo di fatto la nazione moderna.

E oggi, nell’epoca dei voli low cost e dell’Alta Velocità, il treno resta una scelta strategica e sostenibile. I Frecciarossa italiani, i TGV francesi, i Shinkansen giapponesi, i Fuxing cinesi trasportano ogni giorno milioni di passeggeri a 300 km/h di velocità. Ma paradossalmente, proprio questa velocità ha riacceso il fascino dei treni che non hanno fretta. Lì dove il tempo si ferma e l’esperienza diventa un lusso.

 

Glacier Express: otto ore tra le Alpi sul treno panoramico in Svizzera

“Express” è un nome ironico per il Glacier Express, il treno più lento del mondo. In viaggio da Zermatt a St. Moritz, il treno impiega quasi otto ore per percorrere appena 291 chilometri, ma nessuno dei suoi viaggiatori vorrebbe arrivare prima.

Questo treno panoramico in Svizzera attraversa 291 ponti e 91 tunnel, scivolando fra le gole del Reno e le vette innevate del Massiccio dell’Albula. Costruito nel 1930, interrotto durante la guerra e riaperto nel dopoguerra, oggi è un’icona del Paese.

Il viaggio, infatti, non è un trasferimento, ma è un’esperienza. Vetrate panoramiche, carrozze silenziose, cibo raffinato servito a bordo mentre fuori sfilano ghiacciai e pascoli. Un tempo la linea ferroviaria era riservata a sciatori d’élite, mentre oggi è un simbolo della Svizzera turistica che sa trasformare la lentezza in lusso.

Tren a las Nubes: la linea ferroviaria verso le nuvole dell’Argentina

Dalle Alpi alle Ande, un altro treno leggendario è il Tren a las Nubes, il “treno verso le nuvole” in Argentina. La linea ferroviaria parte da Salta e sale fino a 4.200 metri attraversando canyon arancioni e pianure dove pascolano i lama.

Costruita negli anni ’20 e ’30 per collegare l’Argentina al Cile attraverso la Cordigliera, oggi la ferrovia è frequentata soprattutto da turisti e impiega ore per percorrere poche decine di chilometri, fermandosi sui viadotti sospesi nel nulla.

In questo caso la lentezza è inevitabile perché l’altitudine impone prudenza, anche se il vero motivo rimane la bellezza. Chi sale sul Tren a las Nubes non vuole arrivare prima, ma preferisce galleggiare sopra il mondo, tra cielo e terra.

Orient Express: il treno che inventò il viaggio moderno

Il più celebre dei treni turistici che non hanno fretta è senza dubbio l’Orient Express. Nato nel 1883 dalla visione di Georges Nagelmackers, la linea collegava Parigi a Istanbul in tre giorni, attraversando mezza Europa in scompartimenti di lusso tra legni intarsiati, cristalli e lampade dorate.

Era la modernità che incontrava l’esotico: Parigi, Vienna, Budapest, Bucarest, Istanbul. Agatha Christie lo immortalò nel suo libro “Delitto sull’Orient Express”, conferendogli il fascino del mistero. Ma nella realtà l’Orient Express cambiò per sempre la percezione del viaggio con treno, trasformandolo da trasporto a esperienza di status, cultura e incontro.

Oggi i suoi eredi, come il Venice Simplon-Orient-Express, continuano a correre, sempre con lentezza e stile.

Fashion Train: arte e design in un percorso in treno

Ci sono anche treni nati per stupire con estetica e design. In Corea del Sud è stato lanciato il Fashion Train, un convoglio decorato internamente con opere d’arte e design contemporaneo, pensato come showroom mobile tra Seoul e Busan.

Nato da un progetto di collaborazione tra l’industria ferroviaria e il Ministero della Cultura, il Fashion Train dimostra che anche nel Paese dei treni superveloci (KTX) la lentezza può diventare arte.

La Transiraniana: la ferrovia che unì l’Iran moderno

La Transiraniana è una delle più grandi imprese ingegneristiche del Ventesimo secolo. Completata nel 1939, la linea ferroviaria attraversava un Paese ancora privo di moderne infrastrutture, superando passi montani a oltre 2.000 metri, deserti torridi e valli innevate.

Per realizzarla furono scavati 190 tunnel, 73 dei quali da Impresit, storica azienda italiana poi confluita nel Gruppo Webuild. La nuova linea non solo favorì il trasporto di merci, ma divenne ben presto il motore della modernizzazione (non solo infrastrutturale) del Paese, diventando il simbolo dell’Iran che voleva entrare nel novero delle nazioni moderne.

Anche la Transiraniana è una di quelle linee ferroviarie per cui il viaggio conta anche più della destinazione. Il percorso in treno è lungo 1.394 chilometri e va dal Mar Caspio al Golfo Persico. Per compierlo interamente ci vogliono in media tra le 24 e le 30 ore. Un viaggio mozzafiato, soprattutto quando il treno sorvola i 200 ponti presenti sulla linea.

Viaggiare piano, pensare in grande: le linee ferroviarie per la sostenibilità ambientale

Se ieri la linea ferroviaria era progresso, oggi è il cuore della transizione sostenibile. Ogni chilometro percorso su rotaia produce CO₂ decisamente inferiore di quanto non faccia il trasporto su gomma e aereo. I treni veloci europei sono al centro del Green Deal, con l’obiettivo di spostare entro il 2050 una quota sempre maggiore di merci e passeggeri su ferro.

Eppure, ogni volta che un viaggiatore sale sul Glacier Express o sull’Orient Express, capisce che la ferrovia non è solo futuro, non è solo mobilità sostenibile, ma anche memoria. Binari che hanno visto guerre, amori, partenze e ritorni, ma che rimangono sempre gli stessi: quelli che uniscono persone, culture e storie. Treni che continuano a correre, anche quando decidono di non avere fretta.