Alta velocità: parte dal Giappone la corsa mondiale dei treni del futuro

Non solo Shinkasen, dall’Asia all’Europa i treni ad alta velocità acceleratori di sviluppo

Viaggiare veloci, viaggiare sicuri, viaggiare senza inquinare. Il mantra dell’alta velocità ferroviaria fa il giro del mondo, gli investimenti aumentano e fioccano progetti ambiziosi e avveniristici che puntano sempre più a trasformare il treno nel mezzo di trasporto del futuro.

Un futuro abitato da miliardi di persone che ricoprono distanze un tempo proibitive, trasformando il concetto stesso di spazio in una variabile assoluta. È quanto sta accadendo in Giappone dove prosegue ormai da anni la costruzione dello Chuo Shinkansen, ultimo figlio del celebre treno con il muso allungato antenato di tutti i treni veloci.

A differenza del suo genitore, lo Chuo Shinkansen raggiungerà i 550 km/h grazie alla tecnologia Maglev (abbreviazione di “magnetic levitation”), che utilizza campi magnetici per levitare e propulsione magnetica per spostare convogli lungo una guida. Grazie a questa innovazione, il nuovo treno veloce potrà coprire la distanza tra Tokyo e Osaka (circa 405,6 km) in appena 1 ora.

I cantieri dello Chuo Sinkansen sono aperti e il governo giapponese prevede l’avvio della prima tratta da Tokyo a Nagoya nel 2027 e della seconda tratta (l’ultima) fino a Osaka nel 2037. Per la cronaca, il primo treno veloce giapponese è stato il Tokaido Shinkansen, inaugurato nel 1964.

Sul trasporto terrestre ultraveloce a levitazione magnetica, anche Webuild è al lavoro. Nell’ambito di un consorzio di imprese, al Gruppo è stato assegnato lo studio di fattibilità per il progetto futuristico Hyper Transfer in Italia. Il progetto permetterà di sperimentare – per la prima volta in Europa – capsule per il trasporto a levitazione magnetica che viaggeranno a una velocità pari a quella di un aereo.

La tecnologia Maglev dell’alta velocità in Giappone

L’innovazione che dovrebbe far correre oltre i 500 chilometri orari il nuovo Shinkansen non nasce oggi. Le prime sperimentazioni risalgono addirittura al 1964, ovvero subito dopo l’inaugurazione dei primi treni veloci. In quegli anni, nella prefettura di Yamanashi, fu costruita un’area di test con un prototipo di treno e di ferrovia dove sperimentare la tecnologia Maglev.

Nel 2013 quel tracciato è stato ampliato dai 18,4 km iniziali a 25 km proprio lungo il percorso identificato per il futuro Chuo Shinkansen e proprio su questo tracciato è stato raggiunto il record mondiale di velocità per un treno.

Attualmente i lavori proseguono sulla prima tratta della linea, quella che da Tokyo arriverà a Nagoya, mentre per la seconda tratta sono in corso le analisi ambientali. Una volta inaugurata la prima tratta, potranno iniziare anche le opere su quella che dovrebbe condurre la linea fino a Osaka.

Realizzare questa nuova linea è un’impresa complessa da tantissimi punti di vista, non solo tecnologici. Il treno correrà infatti sotto le Alpi giapponesi e per questo è oggi in costruzione un tunnel ferroviario lungo 25 km che, una volta completato, diventerà il più profondo del Paese proprio per l’altezza delle montagne che lo sovrastano.

Quando l’intera linea ferroviaria sarà ultimata, cambieranno profondamente gli assetti economici e sociali del Giappone: la nuova linea permetterà di raggiungere le due più importanti città del paese in meno di un’ora e questo determinerà la nascita di un grosso conglomerato urbano, accrescendo movimenti e scambi e accelerando la crescita economica delle due città.

L’impatto dell’alta velocità ferroviaria nel mondo

Dal Giappone all’Italia, dall’Inghilterra alla Spagna, l’alta velocità ferroviaria è un mezzo di trasporto moderno e sostenibile e assicura benefici considerevoli a economia e sviluppo in generale. Secondo uno studio statunitense realizzato nel 2022 dal Mineta Transport Institut della San Josè State University, nel Regno Unito si prevede che la linea veloce HS2 contribuirà alla creazione di 22.000 posti di lavoro diretti e indiretti entro cinque anni dalla sua apertura (indicativamente nel 2025). Allo stesso modo, si stima che l’alta velocità in Spagna genererà 100.000 posti di lavoro, di cui 40.000 diretti, 30.000 indiretti e altri 30.000 di indotto. In Francia l’ampliamento della linea esistente nella città di Bordeaux darà vita a 14mila nuovi posti con un aumento del 18% del Pil regionale.

Anche in Italia la rete di alta velocità ferroviaria è sempre più infrastruttura strategica del paese. Qui il Gruppo Webuild è al lavoro nella realizzazione di diverse linee veloci, tra cui la NapoliBari, la Verona – Padova e il Terzo Valico dei Giovi, che collegherà Genova con Milano in meno di un’ora.