Il City Loop di Melbourne: l’opera che ha sconfitto tutte le critiche

La storica linea metropolitana è oggi un architrave del trasporto pubblico della metropoli australiana.

È passato quasi un secolo da quando è stata immaginata per la prima volta la costruzione di una linea metropolitana sotto le strade di Melbourne.

Era il 1929, ma quel progetto visionario ha richiesto decenni di studi e dibattiti prima di riuscire a vincere ogni reticenza, arrivando al 1971, la data dell’inizio dei lavori che avrebbero portato alla costruzione del Melbourne Underground Rail Loop (MURL), poi divenuto noto come City Loop, la prima linea metropolitana della metropoli australiana.

Alcuni giornali, accaniti oppositori del progetto, avevano descritto al tempo quell’opera come una “follia”, sottolineando che proprio la crescente popolarità delle automobili avrebbe ridotto negli anni in maniera significativa l’importanza e il ruolo del trasporto pubblico.

Nel 1968, uno dei quotidiani locali intervistò alcuni accademici che tentarono di confutare in maniera drastica i calcoli del governo secondo cui entro il 1985 il numero di persone che lavoravano in città sarebbe aumentato del 40%.

L’opera che ha accelerato lo sviluppo di Melbourne

Nonostante le critiche la costruzione del Melbourne Underground Rail Loop andò comunque avanti e il progetto si è rivelato non solo un successo ma anche un acceleratore per lo sviluppo del centro della città, noto come il Central Business District, o CBD. Negli anni proprio la linea ha permesso al sistema ferroviario metropolitano di gestire il crescente numero di pendolari che viaggiano tra la città e la periferia, riducendo il congestionamento nelle due stazioni ferroviarie di Melbourne (Flinders e Spencer, in seguito ribattezzate Southern Cross) e così incoraggiando le persone a lasciare l’auto a casa e prendere il treno per andare al lavoro.

La linea ha inoltre aperto una via di comunicazione veloce con i quartieri a Nord del centro, favorendo così lo sviluppo di nuove aree residenziali e commerciali, con più posti di lavoro, negozi, occasioni di svago per la cittadinanza.

«L’influenza del City Loop sullo sviluppo di Melbourne è indubbia» ha detto un consulente di ingegneria a un altro quotidiano in un articolo del 1988 e infatti da anni ormai i profondi cambiamenti assicurati dall’infrastruttura sono sotto gli occhi di tutti.

Da quando il City Loop è entrato a pieno servizio nel 1985, la città è cresciuta ben oltre le proiezioni più ottimistiche fatte al momento della sua concezione, raggiungendo una popolazione che supera i cinque milioni di abitanti. Come accaduto allora, i successivi progetti di trasporto hanno incontrato negli anni una buona dose di scetticismo, caduto nel tempo perché assicurare alla metropoli le infrastrutture necessarie rimane l’unico imperativo per la crescita di una città di queste dimensioni.

Un’infrastruttura innovativa e complessa

Il City Loop ha un tracciato circolare che copre l’area del Central Business District. La linea è costituita da un viadotto a doppio binario lungo 722 metri all’estremità meridionale e occidentale del centro cittadino che collega le stazioni di Flinders e Southern Cross. Da lì il tracciato corre sottoterra con quattro tunnel a binario unico che si snodano per un totale di 13 chilometri lungo le estremità settentrionale e orientale del CBD. I tunnel attraversano tre stazioni sotterranee prima di ricongiungersi a Flinders, chiudendo il cerchio.

Una parte significativa dello scavo dei tunnel e del rivestimento delle loro pareti per un totale di 11 chilometri, oltre alla posa dei binari e delle traversine in cemento armato, sono stati eseguiti da Cogefar, una delle aziende confluite nel Gruppo Webuild, oggi presente in Australia con grandi progetti anche nel settore della mobilità sostenibile.

Tra gli anni 1975 e 1981 la stessa Cogefar, sempre in consorzio, ha anche partecipato alla costruzione di due delle tre stazioni, Flagstaff e Museum, che poi avrebbe cambiato il suo nome in Melbourne Central.

L’idea di una linea ferroviaria che circonda il centro cittadino è stata adottata più volte in tutto il mondo, anche negli ultimi anni, e in alcuni casi con il coinvolgimento di Webuild. Il Gruppo ha realizzato ad esempio Cityringen, la linea metropolitana che circonda il centro storico di Copenaghen. Inaugurata nel 2019, la linea circolare comprende due tunnel di 17,4 chilometri e 17 stazioni. E ancora nel maggio 2024, Webuild, insieme ai suoi partner in joint venture, si è aggiudicato un altro importante contratto per la realizzazione di parte del Grand Paris Express, la rete ferroviaria che circonderà la capitale francese. L’ultimo lotto aggiudicato, ovvero il Lotto 2 della tratta ovest della Linea 15, prevede la progettazione e realizzazione di quattro stazioni sotterranee, circa sette chilometri di tunnel e altre strutture.

Innovazioni e nuove tecniche nei cantieri del City Loop

Oltre ad aver accelerato la modernizzazione della città, il City Loop è stato anche la palestra per la sperimentazione di tecniche di ingegneria mai utilizzate nel paese stesso fino ad allora.

Per gli scavi dei tunnel è stata infatti utilizzata per la prima volta una fresa stradale, un’innovazione assoluta per l’ingegneria civile che ha evitato i rischi connessi allo scavo con esplosivo, legati alle vibrazioni, al rumore ma anche all’integrità degli edifici storici del centro di Melbourne.

Altre innovazioni hanno riguardato l’adozione di metodi assolutamente innovativi per sostenere le pareti dei tunnel appena realizzati, a conferma della modernità di un’opera che fin dal momento della sua inaugurazione avrebbe messo in marcia la metropoli australiana verso il futuro.