Tom Cruise, si sa, di “mission impossible” ne sa qualcosa. Come quando alle Olimpiadi di Parigi 2024 si è calato in maniera spettacolare dal tetto dello Stade de France durante la cerimonia di chiusura, compiendo una acrobazia che ricordava quelle di Ethan Hunt, il personaggio da lui interpretato. In quell’occasione, la star di Hollywood ha passato idealmente il testimone alla città di Los Angeles, sede delle prossime Olimpiadi 2028. E, paradossalmente, è stato come se L.A. si fosse presa l’impegno di affrontare anch’essa una vera e propria missione impossibile: dar vita ad una edizione dei Giochi Olimpici totalmente car-free: «Stiamo lavorando per aumentare il sistema dei trasporti pubblici perché le Olimpiadi 2028 siano ricordate proprio per l’assenza di automobili nei luoghi in cui si svolgeranno le competizioni sportive». Parola della sindaca di Los Angeles Karen Bass, che va in continuità con quanto avviato dal suo predecessore, Eric Garcetti. L’ex-sindaco, nel 2017, dopo l’assegnazione delle Olimpiadi a Los Angeles, aveva presentato l’iniziativa “Twenty-eight by ’28”, una lista di 28 piani infrastrutturali (42,9 miliardi di dollari di investimento) da destinare proprio allo sviluppo della rete di trasporto pubblico cittadino.
Olimpiadi 2028 a impatto zero: la ricetta di Los Angeles
In un’area metropolitana di 10.000 km quadrati, già solo pensare di ridurre il numero di automobili sembra davvero un’impresa impossibile. Eppure, per le Olimpiadi di Los Angeles 2028 si punta addirittura ad azzerare la presenza di veicoli almeno nelle aree dove si terranno le gare.
La prima mossa è stata prevedere la presenza di 3.000 nuovi autobus, chiamati a rispondere alla domanda di trasporto degli spettatori così come dei cittadini. A questa soluzione si aggiunge l’impresa forse più complessa, ovvero il potenziamento della rete su ferro (metropolitane, treni e treni leggeri).
Tra i 28 progetti lanciati dall’ex sindaco Garcetti, molti sono stati già ultimati, come per esempio il prolungamento di tre linee metropolitane. Alcuni particolarmente strategici sono attualmente in corso, come il Metromover, che collegherà l’aeroporto di Los Angeles alla città, e l’estensione della Purple D Line e della Gold Line, due importanti linee metropolitane che serviranno varie zone urbane, da Beverly Hills a Pomona, da Koreatown a Miracle Mile.
Olimpiadi Los Angeles 2028, la riqualificazione dei templi dello sport
LA28 si distinguerà dalle precedenti Olimpiadi ospitate da Los Angeles (1932 e 1984) e in generale da altre edizioni perché, per la prima volta, non verranno costruiti nuovi impianti per ospitare l’evento ma si punterà esclusivamente alla riqualificazione delle strutture esistenti. Rispettando le indicazioni lanciate anche dall’Agenda 2020 del Comitato Olimpico Internazionale, quella di Los Angeles promette di diventare quindi la prima Olimpiade a “costruzioni zero”. Interventi profondi di rinnovamento sono previsti per il Los Angeles Memorial Coliseum, scelto come sede della Cerimonia inaugurale dei Giochi. Stadio simbolo della città, costruito nel lontano 1923, ha ospitato il primo SuperBowl della National Football League americana. Per la sua riqualificazione è previsto al momento un investimento di 100 milioni di dollari.
Importanti piani di riqualificazione sono al vaglio anche per il Galen Center della University of Southern California, dove gli attuali campi di basket e pallavolo verranno smantellati per poi essere attrezzati a ospitare le partite di badminton, lo sport comunemente chiamato “volano”. Il “Convention Center”, inaugurato nel 1984 e da allora dedicato a ospitare la stampa, verrà rimodernato e trasformato in palcoscenico per competizioni di judo, scherma, lotta libera, taekwondo e tennis da tavolo.
Al servizio dei Giochi, infine, ci saranno anche altre arene inaugurate recentemente come la Inuit Dome, impianto al coperto che oggi ospita le partite della NBA di basket dei Los Angeles Clippers. E infine, non mancherà all’appello il SoFi Stadium, il “palco” più grande della California (70.240 posti a sedere espandibile a 100.240) che ospiterà le gare di nuoto, prima volta per la storia di questo sport ad aver un impianto di questa portata.