Linea M4 di Milano: la nuova metro che ci avvicina all’Europa

Nei cantieri della metro festeggiata la santa che protegge chi lavora in galleria

La sintesi del cambiamento contenuto nella futura linea metropolitana di Milano è tutta in 15 minuti. Tanto tempo ci vorrà, una volta inaugurata la M4, per raggiungere il centro della città dall’aeroporto di Linate, accorciando in modo decisivo non solo le distanze cittadine ma anche quelle tra il cuore del capoluogo lombardo e l’Europa. 

M4 sarà infatti la metro di Linate, ma non solo. La linea, lunga 15 chilometri con 21 stazioni, attraverserà in soli 30 minuti il centro storico della città collegando il quadrante Est (aeroporto di Linate) con il quadrante Ovest, fino alla stazione di San Cristoforo.

Una volta operativa, la nuova metro M4 di Milano sarà in grado di trasportare 86 milioni di persone in un anno, grazie anche alla frequenza dei treni che nelle ore di punta passeranno ogni 90 secondi.

Nuova Linea M4 di Milano: progettazione e avanzamento dei lavori

Fin dalla sua progettazione, la M4, finanziata con una partecipazione pubblico-privata e realizzata da un consorzio di imprese guidato da Salini Impregilo, è stata concepita favorendo la partecipazione costante della cittadinanza.

Solo nel 2018 agli open day organizzati per aprire ai curiosi le porte delle future stazioni hanno partecipato 10.000 persone. È così che dai comitati di quartiere alle rappresentanze del mondo produttivo fino ai singoli cittadini, il progetto della M4 è rimasto a disposizione di chiunque volesse dire la sua, presentare una proposta, sollevare una critica o una preoccupazione.

In questo solco rientrano alcune decisioni prese per ridurre al massimo l’impatto del cantiere sui cittadini, come ad esempio lo smaltimento della terra di scavo delle gallerie mediante nastri trasportatori sotterranei invece di ricorrere all’utilizzo dei camion nel centro della città; o ancora la collaborazione con la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio, attivata per valorizzare i reperti ritrovati in fase di scavo e poi messi in mostra al Museo Archeologico di Milano.

Sono questi i caratteri distintivi di quella che, non a caso, è stata chiamata “la metro dei cittadini”, un’opera che intende dare valore alla cittadinanza non solo dal momento della sua inaugurazione, ma anche in fase di costruzione.

Attualmente sono circa 1.500 i lavoratori impegnati nella realizzazione di un’opera che, una volta terminata, metterà a disposizione della cittadinanza 21 stazioni e un parco treni costituito da 47 veicoli bidirezionali.

A gennaio sono iniziati gli scavi sulla tratta centrale del tracciato, quella che dovrebbe prevedere otto fermate (Tricolore, San Babila, Sforza Policlinico, Santa Sofia, Vetra, De Amicis, Sant’Ambrogio, Parco Solari). Per questa tratta vengono utilizzate delle talpe con un diametro di 9,15 metri, in modo da realizzare all’interno delle gallerie anche le banchine di sbarco dei passeggeri, riducendo al massimo il volume occupato dalle stazioni.

Così, mentre le TBM per la tratta centro stanno scavando, lo scavo della tratta Est è già completata e quello della Ovest è al 72,5% del lavoro. L’obiettivo – secondo quanto dichiarato a dicembre dall’assessore alla Mobilità del comune, Marco Granelli – è «tenere fede al cronoprogramma: nel gennaio 2021 apriremo la prima tratta da Linate a Forlanini, a fine del 2022 la tratta da Dateo a San Babila e poi tutta la linea a luglio 2023».

Una volta terminata, l’opera sarà in grado di trasportare 86 milioni di persone ogni anno, togliendo dalle strade di Milano 16 milioni di veicoli.

Costruzione della Linea M4: Le talpe camminano sotto la cerchia dei Navigli

La storia dei lavori che porteranno alla costruzione della M4 sta scrivendo in questi giorni un nuovo capitolo ambientato nella cerchia dei Navigli. È qui che la TBM (tunnel boring machine) sta scavando e continuerà a scavare fino alla prossima primavera. Il tracciato prevede il passaggio delle frese meccanica sotto la Chiesa Evangelica Valdese di via Francesco Sforza, il Sagrato della Basilica di Sant’Ambrogio in piazza Sant’Ambrogio, la Ca’ Granda, le Colonne di San Lorenzo, la Torre Merlata tra via di San Vittore e via Carducci.

Solo una parte dell’imponente patrimonio storico e artistico che si avvicenderà sulla testa degli operai e dei tecnici impegnati nei prossimi mesi nella realizzazione di un’opera strategica per Milano.

Scavi in sicurezza nei cantieri della M4

Per proteggere il patrimonio storico e artistico in superficie la società concessionaria Metro 4 – M4 (incaricata di realizzare e gestire l’opera e partecipata dal Comune di Milano e da un consorzio di soci privati guidati da Salini Impregilo e Astaldi) ha previsto una procedura tecnica di controllo che combina analisi preventive con un continuo monitoraggio.

Procedure che Salini Impregilo ha già sperimentato nella realizzazione di Cityringen, la metro driverless di Copenhagen che è stata inaugurata domenica 29 settembre alla presenza della Regina Margherita II di Danimarca e ancora prima nella realizzazione della linea B1 a Roma.
Il passaggio all’interno di un centro urbano molto antropizzato comporta infatti un impegno eccezionale in fase di controllo e di analisi, tanto nella progettazione quanto nell’esecuzione dei lavori. Nel caso della metro M4 di Milano, oltre a scendere ad una profondità maggiore, rispetto al Cityringen e alla linea B1 di Roma, nello scavo delle gallerie, è stata adottata una particolare procedura che prevede, per le stazioni e i manufatti, anche l’assistenza archeologica durante le verifiche preventive degli scavi, che proseguono una volta ottenuto il nullaosta della Soprintendenza.

Ogni dato geometrico e strutturale degli edifici interessati dagli scavi delle gallerie è stato raccolto per individuare eventuali criticità sulle quali programmare interventi preventivi. Un’operazione svolta grazie anche a sopralluoghi di tecnici che hanno portato ad interventi riguardanti, tra gli altri, Casa Silvestri e Palazzo Serbelloni, ma anche Villa Necchi Campiglio, che ospita un’importante collezione di oggetti di pregio. In questo caso è stato sottoscritto anche un protocollo per garantire copertura assicurativa alla struttura e agli oggetti, prevedendo un censimento di dettaglio di tutta la collezione e un’attività di imballaggio temporaneo delle opere a maggiore rischio, sia per il materiale che per lo stato di conservazione.

Mettere al sicuro i monumenti

Accanto alle analisi mirate alla tutela del patrimonio in superficie, sono stati avviati interventi di tutela degli edifici storici, in particolare del loro patrimonio monumentale. Alcuni monumenti sono stati spostati per evitare qualunque rischio nella fase di passaggio della TBM. È il caso della Colonna del Verziere con la Statua del Redentore in Largo Augusto; del Busto di Cesare Correnti in Piazza della Resistenza Partigiana; del muro medioevale in via Francesco Sforza; del Monumento della Madonna della Rassegnazione. Monumenti che verranno ricollocati in posizione originaria, dopo la pulizia e il restauro richiesti dalla Soprintendenza.

Nel corso degli scavi delle stazioni e dei manufatti sono stati numerosi i ritrovamenti di grande valore storico e scientifico per gli archeologi e la Soprintendenza, come ad esempio le necropoli ricchissime di reperti di epoca romana trovate vicino alla basilica di Sant’Ambrogio.

Tutta questa operazione di salvaguardia del patrimonio artistico è stata realizzata grazie al know how di Salini Impregilo che ha maturato negli anni una lunghissima esperienza nella costruzione di linee metropolitane e opere sotterranee. Oltre a Cityringen, dove in alcuni punti la talpa ha scavato a una profondità di 1,5 metri dalle fondamenta di alcuni palazzi storici e a Roma per la metro B1 dove in alcune zone si è reso necessario ricorrere alla tecnica del congelamento del terreno per la salvaguardia degli edifici esistenti, c’è anche l’impegno nella metro di Salonicco, dove invece è in corso un’opera di salvaguardia di una strada antica romana scoperta durante la costruzione della prima linea cittadina.

Mobilità sostenibile per Milano

L’impatto della nuova linea M4 sulla mobilità di Milano sarà veramente significativo. Con la sua entrata in funzione, la rete metropolitana cittadina raggiungerà i 118 chilometri, divenendo la sesta in Europa per estensione.

 

Si calcola poi che l’apertura della nuova linea M4 possa ridurre il traffico in città di circa 16 milioni di veicoli ogni anno, con una contrazione annuale delle emissioni di CO2 fino a 54mila tonnellate.

Tecnologie al servizio dell’infrastruttura

 La frequenza ravvicinata dei treni è possibile grazie a una delle tante tecnologie innovative utilizzate in questo progetto: tutti i treni driverless (senza conducente) sono dotati di un sistema che li fa dialogare tra loro attraverso una rete wifi, permettendo a ciascun convoglio di sapere esattamente a che distanza si trova il precedente o il successivo, e quindi di avvicinarsi senza rischio di incidenti. Attraverso questo sistema, la linea sarà in grado di trasportare 24.000 passeggeri all’ora per ogni senso di marcia.

Il sistema wifi di comunicazione tra convogli non è però l’unica caratteristica innovativa del progetto. La nuova linea M4 sarà infatti dotata di porte automatiche in banchina, che garantiscono livelli elevati di sicurezza per i passeggeri, ma soprattutto il suo sistema di bigliettazione sarà adeguato agli standard di pagamento adottati da ATM (l’Azienda dei Trasporti Milanesi che gestisce la rete metropolitana). Dal 28 giugno del 2018 ATM è infatti la prima azienda in Italia e tra le prime dieci al mondo a offrire ai propri clienti la possibilità di viaggiare in metro accedendo direttamente con carte di pagamento contactless.

L’azienda ha dotato tutte le 113 stazioni della metro di passaggi dedicati con POS e QR code, sia in entrata che in uscita, che fa scattare il tornello avvicinando la carta. Per utilizzare il servizio è necessario registrarsi ed è possibile accedere anche con lo smartphone o smartwatch sul quale è stata digitalizzata la propria carta di pagamento. Inoltre il sistema calcola i viaggi effettuati da ciascun cliente nel corso di una giornata e addebita la tariffa più vantaggiosa nel caso fossero previsti sconti.

 

La tecnologia rappresenta una grande innovazione nel campo dei trasporti che oggi viene offerta nel mondo in città come Londra, Mosca, Chicago, Singapore e Vancouver.

 

H2 – Linea M4, il Progetto Italia entra in cantiere 

La linea M4 è realizzata da un consorzio di imprese guidato da Salini Impregilo insieme ad Astaldi, i primi due gruppi italiani nel settore delle grandi opere che stanno dando vita al primo polo italiano delle costruzioni. Il Progetto Italia, l’operazione di consolidamento industriale avviata proprio con l’acquisizione di Astaldi e l’ingresso nel capitale di Salini Impregilo della Cassa Depositi e Prestiti, trova così nella linea M4 di Milano un primo e importante banco di prova, perché le due aziende primarie coinvolte nel processo sono accanto nella realizzazione di una metro complessa che avrà un impatto considerevole sulla qualità della vita degli abitanti del capoluogo lombardo.