Il Texas ha detto sì: un referendum per proteggere le infrastrutture idriche

Approvato un emendamento alla costituzione per istituire un fondo pubblico stabile da 1 miliardo di dollari

Il Texas ha disegnato per il proprio futuro un percorso da 1 miliardo di dollari per garantirsi acqua potabile sicura, pulita e accessibile per le comunità di tutto lo Stato. Lo scorso 7 novembre, infatti, gli elettori texani hanno approvato un emendamento alla costituzione statale che crea il Texas Water Fund, un fondo pubblico stabile per affrontare l’invecchiamento delle infrastrutture idriche.

L’investimento stanziato segna per la prima volta nell’ultimo decennio la messa in pratica dei tanto sollecitati finanziamenti a lungo termine per le reti idriche del Texas, ormai sotto stress da parecchio tempo. L’estate scorsa, il caldo record e la siccità hanno causato la rottura di vecchi tubi e condutture idriche, provocando la perdita di miliardi di litri dacqua nelle principali città a fronte peraltro di una crescita storica della popolazione residente.

Gli investimenti necessari per le infrastrutture idriche del Texas

Secondo un’analisi della National Wildlife Federation, i servizi pubblici del Texas perdono ogni giorno una media di 51 litri dacqua per ogni connessione di servizio. Il nuovo fondo mette in moto un programma che l’Environmental Protection Agency (EPA) considera un netto impulso per aiutare il Texas a soddisfare un fabbisogno, stimato in oltre 60 miliardi di dollari, per riparare le infrastrutture idriche.

«I sistemi idrici rurali del Texas sono in profonda rovina», ha affermato Vanessa Puig-Williams, direttrice del Texas Water Program presso l’organizzazione indipendente l’Environmental Defense Fund. «Il Texas Water Fund è un intervento assolutamente necessario poiché dà specifica priorità ai finanziamenti per le comunità rurali».

Il Texas, rimarca l’American Society of Civil Engineers (ASCE), è il secondo stato più popoloso della nazione, dietro la California. Con una popolazione che si avvicina ai 29 milioni di persone e cresce di oltre 1.000 persone al giorno. Ecco perché la necessità d’infrastrutture affidabili e resilienti è fondamentale. La pagella dell’ASCE per l’acqua potabile del Texas, secondo le ultime rilevazione del 2021, è “C“, mentre quella sui sistemi per lo smaltimento delle acque reflue è addirittura “D”. Entrambe risultano dunque ben sotto la sufficienza.

Le soluzioni adottate dagli altri stati americani

Meglio del Texas hanno fatto finora altri Stati in cui approvvigionamento idrico e siccità sono due problemi costanti da affrontare. Il Nevada, per esempio, da anni ha incrementato gli investimenti nel settore, arrivando a finanziare progetti avveniristici, come l’Intake 3, o “terza cannuccia”, che è stata costruita dal gruppo Webuild nel 2017 e permette al Lago Mead di regolare il fabbisogno d’acqua di Las Vegas e delle comunità circostanti.

I legislatori del Texas, seppure a fronte di un surplus di bilancio record, sono costituzionalmente tenuti a rispettare i limiti di spesa previsti dal bilancio stesso. Ciò richiede di presentarsi davanti agli elettori per allocare nuovi capitoli di spesa attraverso emendamenti costituzionali. La creazione del Texas Water Fund, appena approvata, garantisce l’afflusso di denaro per i sistemi idrici anche nei futuri cicli di bilancio.

Gli organismi pubblici e privati, che hanno sostenuto l’approvazione del fondo, sostengono che il miliardo di dollari funzionerà da leva di sviluppo per raccogliere altri fondi e sostenere iniziative e progetti di ampio respiro. Una parte del nuovo fondo è destinata alla ricerca di nuove risorse idriche attraverso la desalinizzazione o l’importazione d’acqua da altri stati, mentre il resto sarà dedicato alla riparazione delle infrastrutture esistenti attraverso i programmi gestiti dal Water Development Board, ente previsto anch’esso dalla costituzione del Texas e formato da tre membri nominati dal governatore dello Stato.