Quanto possono incidere infrastrutture per il trasporto pubblico efficienti sulla qualità della vita di una città, sui suoi successi economici e sul suo sviluppo culturale e sociale?
La risposta arriva dall’Oxford Economics Global Cities Index 2025, che classifica le 1.000 migliori città al mondo in base a una serie di parametri che vanno dalla ricchezza prodotta all’attrattività delle istituzioni accademiche, all’attenzione per l’ambiente e alla qualità delle infrastrutture.
«Queste città non sono solo i motori che alimentano l’economia globale – si legge nel report – ma anche centri di apprendimento, innovazione, cultura e decisioni che modellano il futuro del nostro mondo. […] Le 1.000 più importanti città del pianeta […] ospitano infatti un terzo della popolazione globale e producono quasi il 60% del PIL (2024).»
Ai primi posti della classifica svettano New York, Londra e Parigi secondo alcuni parametri in cui gioca un ruolo rilevante la qualità delle infrastrutture, proprio a partire da quelle per il trasporto pubblico.
New York, Londra e Parigi, il podio alle città che hanno investito sulla mobilità sostenibile
Non stupisce se il primo posto della classifica è occupato da New York, definita da Oxford Economics come «la capitale economica degli Stati Uniti e, per molti versi, del mondo».
Oltre alla sua potenza economica, la metropoli che supera ormai i 20 milioni di abitanti ospita istituzioni culturali e accademiche di fama internazionale. Se la qualità della vita può risultare inferiore rispetto ad altre città a causa delle sue dimensioni metropolitane, New York si distingue però per un impatto ambientale relativamente contenuto.
«Il suo vasto sistema di trasporto pubblico – evidenzia il rapporto – le consente di avere una minore intensità di emissioni inquinanti rispetto a molte altre città di dimensioni simili, e quindi migliore qualità dell’aria».
Lo stesso vale per Londra, che occupa la seconda posizione in classifica. Oltre a ospitare i quartier generali di grandi aziende e sedi di università prestigiose, la capitale britannica ha rafforzato la sua reputazione “green” grazie a una serie di restrizioni sul traffico automobilistico.
«Il programma di pedaggio urbano (congestion charge) e la zona a basse emissioni in centro contribuiscono a collocare la città tra quelle con la migliore qualità dell’aria».
Queste politiche spingono i londinesi a preferire mezzi di trasporto sostenibili: bici, autobus, taxi e soprattutto la metropolitana, una delle più antiche e capillari al mondo.
La terza posizione del Global Cities Index 2025 è occupata da Parigi, che riunisce tutte le caratteristiche delle grandi metropoli globali, mentre la forte centralizzazione di funzioni governative, finanziarie, educative e culturali ne fa il cuore pulsante della Francia.
Anche qui grandi investimenti sono stati indirizzati verso lo sviluppo del servizio di trasporto pubblico. Parigi sta infatti realizzando il Grand Paris Express, il più grande progetto europeo di mobilità sostenibile, una nuova rete ferroviaria e metropolitana regionale di circa 200 chilometri che circonderà il centro città e capace di collegare quasi tutti i comuni della Île-de-France.
Il prolungamento della Linea 14 della metro a Parigi verso l’aeroporto di Orly è già operativo. Alla sua realizzazione ha preso parte Webuild, impegnato anche nella costruzione di alcuni lotti delle Linee 15 e 16.
Anche le città australiane nella top 10, grazie alla linea ferroviaria
Tra le prime dieci città al mondo secondo Oxford Economics rientrano di diritto le due più grandi città australiane: Melbourne e Sydney, entrambe impegnate in importanti investimenti infrastrutturali.
A Melbourne è in corso la costruzione del Suburban Rail Loop, una linea ferroviaria prevalentemente sotterranea che migliorerà i collegamenti tra i quartieri periferici e il centro. All’opera lavora anche Webuild, impegnata nella realizzazione della seconda sezione della linea, della quale fanno parte 10 chilometri di tunnel paralleli e due nuove stazioni.
A Sydney, il Gruppo è invece al lavoro sulla realizzazione di sei nuove stazioni ferroviarie della nuova linea che collegherà il centro cittadino al futuro aeroporto di Western Sydney, un’altra opera strategica che avvicinerà in maniera significativa lo scalo aeroportuale alle zone più popolose della città.
Le sfide delle megalopoli emergenti, dal trasporto pubblico all’inquinamento
Accanto alle metropoli dei Paesi più sviluppati esistono città che, pur mostrando enormi potenzialità, occupano ancora posizioni basse nel ranking di Oxford Economics. Si tratta delle cosiddette “megalopoli in via di sviluppo”, situate nei Paesi emergenti e con oltre 10 milioni di abitanti, enormi conglomerati urbani come Il Cairo, Dacca o Lagos.
«Le città che nel 2024 hanno registrato la crescita più rapida si trovano in Africa e nel Sud-est asiatico. Nonostante oggi rappresentino una quota ridotta dell’economia globale, nei prossimi decenni potranno conquistare un peso molto maggiore».
A rallentare la crescita di queste città è però la carenza di infrastrutture e servizi. «L’assenza di adeguati servizi di trasporto penalizza il potenziale economico e la qualità della loro vita, mentre il traffico congestionato provoca gravi problemi di inquinamento e di salute, aumentando i tassi di mortalità».